L'associazione Risorsa Umbria invita Proietti e Bandecchi ad un incontro pubblico per parlare dell'ospedale di Narni e Amelia
Un invito a partecipare ad un pubblico confronto da farsi a Narni per parlare dell'ospedale comprensoriale di Cammartana. Destinatari dell'invito la governatrice dell'Umbria Stefania Proietti ed il presidente della Provincia di Terni, Stefano Bandecchi. Mittente Federico Novelli, in qualità di presidente dell’Associazione Risorsa Umbria. "Oltre quarant’anni fa - spiega scrive Novelli nella lettera di invito -, il Presidente dall’allora Unità Sanitaria Locale del Basso Tevere, il socialista Giuseppe Campana, concepì l’idea di un ospedale comprensoriale che superasse i due nosocomi di Narni ed Amelia. Un visionario all’epoca, anche perché le due strutture esistenti non si trovavano nelle condizioni attuali ma erano efficienti e fornivano risposte concrete alle necessità sanitarie del territorio ed in alcuni casi rappresentavano anche eccellenze vere e proprie. Pensiamo, ad esempio, al reparto di terapia del dolore, tra le altre cose pioniere del parto indolore e dell’assistenza domiciliare. Il campanile e la provenienza politica dell’ideatore fecero si che la proposta rimase lettera morta fino alla fine degli anni novanta quando, finalmente, l’amministrazione comunale narnese si convinse della bontà della proposta e la rilanciò. La Regione, nonostante continue aperture, divenute annunci e finanche pose di prime pietre, di fatto preferì dirottare risorse verso altri territori e, fino a circa dieci anni fa, sono state realizzati ospedali più o meno a tutte le latitudini dell’Umbria, salvo quelle ove insistono Narni e Amelia, anzi l’intero territorio provinciale. Già sotto quelle amministrazioni, per la verità di centrosinistra esattamente come il Comune di Narni, le due strutture esistenti mostrarono non solo i segni del tempo ma furono svuotate dei servizi, a partire da quelli migliori. La stessa sorte toccò a quella di Orvieto ed il Santa Maria di Terni cominciò a palesare tutte le criticità che poi sono esplose. Di fatto quelle amministrazioni hanno sancito l’avvio dello smantellamento della sanità dell’Umbria del sud. Nemmeno ha attecchito il modello Veneto. Anche se i cinque anni della passata amministrazione di centro destra hanno visto riannotare il tema dell’ospedale comprensoriale nell’agenda politica regionale. Ad onor del vero qualcosa si è mosso, l’iter è stato riavviato, la struttura è stata ripensata, il progetto esecutivo approvato, il Comune di Narni ha effettuato gli espropri, intorno all’argomento si sono consumate campagne elettorali. Ancora una volta il campanile, locale per la verità, ha rallentato tutto. Sembrava che l’Inail finanziasse l’opera, a ottobre, in piena campagna elettorale, è stato firmato il Dpcm e la cifra è stata ampliata anche per la realizzazione di quello di Terni. Saranno sufficienti o ciò rimetterà in discussione tutto? Ci si chiedeva. Ora la nuova Giunta regionale viene a Terni, spiega che mancano ancora venti milioni circa ma l’ospedale si farà. Sarà funzionante nel 2031. La Provincia di Terni, un minuto dopo, annuncia che non si farà un bel nulla, i rappresentanti regionali sono venuti a Terni senza coinvolgere l’Ente. O prima verrà realizzato il nuovo Ospedale di Terni oppure la Provincia non realizzerà le opere viarie propedeutiche alla verifica dell’Inail e, dunque, alla realizzazione del nosocomio narnese-amerino. La delibera viene ritirata. Insomma un balletto continuo, incessante, frenetico. Sullo sfondo, naturalmente aleggia il tema stadio-clinica. Se il pubblico non ce la fa largo al privato. Intanto le liste di attesa si allungano, le strutture collassano, i cittadini si curano altrove o non si curano. E’ assurdo che le istituzioni vengano utilizzate in questo modo, che non vi sia ne chiarezza ne l’assunzione di impegni formali e soprattutto concreti. Istituzioni che non dialogano, che si fronteggiano in un muro contro muro sterile e dannoso per la salute degli umbri. Solo per calcolo politico. La politica è fatta di idee, proposte, scelte ed assunzione di responsabilità. Forti di questa convinzione, illustrissimi Presidenti, anziché licenziare l’ennesimo comunicato, l’ennesima presa di posizione, l’associazione Risorsa Umbria ha preso carta e penna per invitarVi formalmente ad un pubblico incontro che all’uopo organizzerà a Narni. Allo scopo di offrire un’occasione pubblica in cui le due massime autorità Istituzionali coinvolte possano ritrovarsi insieme di fronte ai cittadini e agli amministratori locali, uno strumento di confronto e discussione delle vostre proposte". All'incontro sono stati invitati anche tutti i sindaci dei Comuni del comprensorio narnese amerino e quelli di Orte e Magliano Sabina.