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Narni: Forza Italia chiede al Comune di fare chiarezza sul numero dei dirigenti in carica
Chiede di fare chiarezza sul numero dei dirigenti che operano all'interno dell'amministrazione comunale di Narni. Sergio Bruschini (capogruppo di Forza Italia) fa il punto della situazione rispetto alle varie aree dipartimentali. "Il Comune di Narni - afferma -, nella sua mai rinnovata pianta organica conta ben cinque dirigenti oltre al segretario generale. La struttura operativa è suddivisa infatti in ben cinque aree dipartimentali. Durante la consigliatura De Rebotti si pensò bene di intervenire su questa materia ritenendo sovradimensionato il numero delle suddette figure. Si procedette così ad un accorpamento delle varie funzioni onde ridurre l'incarico a tre soli dirigenti che per un comune di poco meno di 20mila abitanti sono ritenuti più che adeguati. Le aree dipartimentali da cinque vennero così ridotte a tre, assegnando funzioni addirittura allo stesso segretario generale. Un'operazione che, si badi bene, non derivò da una riorganizzazione della pianta organica, tanto è vero che nella struttura della stessa ancora oggi sono previste ben cinque figure, ma da una situazione contingente, in quanto un dirigente avendo vinto un concorso si trasferì in un altro comune, mentre un altro venne assorbito alla costituenda Auri. Ricordo - continua Bruschini -, che venne esaltata, dalla allora amministrazione De Rebotti, questa manovra, come esempio di una gestione oculata che risparmia sulla gestione del personale puntando sulla economicità e sul merito e la professionalità. Un'operazione che certamente comportava dei rischi, in quanto si sarebbero potute creare disomogeneità, problemi, difficolta amministrative. Sono passati sette e siamo dunque in grado di tirare le somme. I risultati, come più volte affermato dalla stessa attuale giunta, non solo non hanno generato inefficienze, ma hanno prodotto esiti molto positivi. A ciò si deve aggiungere che il risparmio ottenuto per le casse comunali, considerato che ogni dirigente costa al lordo mediamente 100mila euro, è stato di 1.400mila euro. Questo accorpamento alla prova dei fatti ha dunque funzionato, e su questo grazie alla bravura dei dirigenti e del personale degli uffici. Perché - si chiede Bruschini -, ora si decide di tornare indietro? Quale è la 'ratio' che porta il nostro Comune a spendere 100mila euro in più all'anno tornando ad assumere un ulteriore dirigente? Come mai, poi, un'area dipartimentale quale quella dei servizi finanziari e del sociale che ha operato con risultati lusinghieri nel mantenere in ordine il bilancio e nell'attivazione di servizi documentata dai fatti, si decide di tornare a smembrarla, assegnando ad un altro dirigente la responsabilità dei servizi finanziari? Messa così, sembra quasi una decisione elaborata senza una logica ma mirata 'ad personam' per di più non giustificata da risultati gestionali negativi di questa area, ma tutt’altro. Nelle delibere di giunta che permettono l’operazione la scelta viene giustificata dal carico di lavoro del Pnrr, cosa che interessa principalmente le altre aree dipartimentali, eppoi per questa incombenza sono previste e finanziate figure 'ad hoc' come consulenti; cosa che mi risulta sono state attivate come supporto agli uffici. Ci saremmo aspettati, da parte di questa amministrazione, una rivisitazione della pianta organica, questo si, per adeguarla nella allocazione del personale ed anche nelle progressioni meritocratiche che incentivano la professionalità per i risultati ottenuti. Visto poi che per attivare la nuova figura si procederà con l'utilizzo delle graduatorie aperte in altri comuni, ci domandiamo se i comuni interessati dicessero di no all’utilizzo della graduatoria si procederebbe lo stesso con l'assunzione? A mio avviso - conclude Bruschini -, ci saremmo aspettati un rispetto nel merito delle linee guida dei Decreti ministeriali, che richiamano al buon senso amministrativo, all’efficienza e alla economicità. Cosa prevedono queste linee guida? Prima occorre decidere come organizzare gli uffici; poi si possono assegnare gli incarichi dirigenziali e solo dopo, in base al modello approvato ed in virtù di ciò che consigliano gli stessi dirigenti, si stabilisce l’eventuale fabbisogno di personale. Tale iter porta poi alla redazione del necessario Piano Triennale del Fabbisogno del Personale (Ptfp), costruito in base alla capacità economica di assunzione e coerente con il modello organizzativo. Ultimo, fondamentale, passaggio è l’approvazione di detto piano da parte del Consiglio Comunale. Solo quando si arriva a tale stadio procedurale, è possibile iniziare a ricercare il personale necessario. Quindi a cosa serve questa ulteriore assunzione? Non lo domandiamo solo all’Amministrazione comunale, ma anche a tutti quei cittadini che l’hanno sostenuta, affinché riflettano a dovere. Alla faccia delle difficoltà economiche dell’Ente, alla faccia della crisi occupazionale ed economica".
11/9/2023 ore 14:30
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