Tassa sui rifiuti, parla Cecilia Cari: "Aumenti ingiustificati ed un sistema complesso e incomprensibile per molti"
"Nonostante il nostro Comune abbia raggiunto e superato l’80% di raccolta differenziata, la tariffa sui rifiuti continua a crescere". A parlare - attraverso un comunicato -, è la consigliera comunale del Gruppo Misto Cecilia Cari. A risentire maggiormente di questi aumenti - continua -, sono specialmente le utenze non domestiche. Lo slogan elettorale 'più ricicli, meno paghi' è stato completamente disatteso. La tariffa - sottolinea Cari -, così com’è strutturata, non incentiva la riduzione dei rifiuti indifferenziati perché impone una quota fissa da pagare a prescindere dalla reale produzione di rifiuti, configurandosi di fatto come una tassa patrimoniale. Inoltre, la trasparenza sulle bollette è scarsa, le voci non sono chiare, e i tempi di emissione sono stati sfilati negli anni con evidenti tentativi di evitare malcontento elettorale. Non si conoscono dati fondamentali come il numero di utenze che superano la quota variabile di base, l’ammontare delle quote inesigibili e la distinzione tra morosi veri e chi non può pagare. Molti studenti non residenti e famiglie in difficoltà risultano ancora gravati da costi ingiustificati, senza adeguati interventi di sostegno sociale. Il sistema è complesso e incomprensibile per molti, soprattutto per la gestione dei condomini e delle utenze con rifiuti difficili da quantificare. Segnalazioni di disservizi, come la sostituzione a pagamento dei contenitori danneggiati dagli stessi operatori - aggiunge Cari -, aumentano la frustrazione dei cittadini. Gli incentivi reali sono scomparsi: la riduzione del 10% per chi possiede una compostiera è insignificante rispetto alle potenzialità e oggi neanche si parla più di incentivi per la raccolta differenziata, e se ci sono, nessuno ha spiegato come ottenerli. Alcune attività pagano la tariffa a metro quadro, indipendentemente dal fatto che producano rifiuti o no. Inoltre la tassa non tiene conto della diversa capacità economica e del volume d’affari a seconda della zona, con tariffe identiche tra centro e frazioni. Da ultimo, durante l’assemblea dei Sindaci sulla legge regionale Tari non è stato riconosciuto il merito dei Comuni più virtuosi come il nostro. La situazione è insostenibile. Serve urgentemente un confronto pubblico con Dirigenti Asm, Assessore all’Ambiente e Sindaco per affrontare in modo serio, trasparente e responsabile la regolazione della tariffa e la qualità del servizio. I cittadini che differenziano correttamente sono esasperati da aumenti ingiustificati, disservizi continui, rifiuti lasciati per giorni e un decoro urbano che tende a scomparire. Basta chiacchiere - conclude Cari -. È tempo di soluzioni concrete e rispetto per chi paga con responsabilità. Aspettiamo risposte chiare e un confronto pubblico, possibilmente fuori dagli orari di lavoro, per rilanciare un servizio efficiente, giusto e trasparente".