Un viaggio nella memoria collettiva lungo ottant’anni. Un mosaico composto da oltre 6.000 volti che restituisce alla comunità narnese un patrimonio prezioso e irripetibile. È questo lo spirito del volume "Narni sui banchi di scuola", un’opera di 220 pagine che raccoglie duecento fotografie di classe scattate tra il 1900 e il 1980. Esse sono state selezionate con cura spulciando nella vasta collezione messa insieme nell’arco di una vita dal ricercatore e appassionato di storia locale Leo Emiri. Il libro, pubblicato da Morlacchi Editore, verrà presentato sabato 6 dicembre alle 16 all’Auditorium "Bortolotti", con il patrocinio del Comune di Narni. L’opera si inserisce nella collana "Paideia – Scuola ed educazione in Umbria", promossa dalla Fondazione Sant’Anna di Perugia e da Proteo Umbria, sotto il coordinamento di un comitato scientifico presieduto dal professor Mario Tosti, docente emerito di storia moderna dell’Università di Perugia. "La fotografia di classe - si legge in una nota -, rito condiviso da generazioni di studenti fino all’avvento degli smartphone, diventa in questo volume molto più di un semplice ricordo: si trasforma in una lente attraverso cui osservare mutamenti sociali, culturali, economici e pedagogici dell’Umbria e, in particolare, della città di Narni. In sequenza, dalle pose rigide dei primi del Novecento agli scatti più dinamici degli anni Ottanta, ogni immagine offre uno spaccato fedele del mondo scolastico e delle sue evoluzioni. Accanto alle classi dei centri urbani, emergono le realtà scolastiche delle campagne, fondamentali nel percorso di alfabetizzazione dei figli dei contadini. Queste 'scuole rurali' rappresentarono un passaggio decisivo per sottrarre intere generazioni all’isolamento culturale e favorire l’avvicinamento fra periferie e città, in un processo che ha contribuito a costruire la cittadinanza moderna. Il libro non è solo un catalogo fotografico: ai materiali d’archivio si affiancano i contributi critici di Alberto Tosti, Gilberto Santucci, Marcello Rinaldi, Bruno Marone e Sara Massarini, che contestualizzano e approfondiscono temi come la storia dell’istruzione, l’evoluzione dei modelli didattici e il valore sociale della scuola nel territorio narnese. Il cuore dell’opera, tuttavia, resta l’imponente rassegna di fotografie, ciascuna corredata da nomi e cognomi di studenti, insegnanti e operatori scolastici. Un lavoro paziente e meticoloso che permette di riconsegnare alla comunità migliaia di identità e storie personali, molte delle quali rischiavano di andare perdute. 'Narni sui banchi di scuola' rappresenta un tassello fondamentale nella ricostruzione della memoria collettiva locale. È un invito a riscoprire le proprie radici, a riconoscere volti familiari nelle pagine del passato e a riflettere sul ruolo della scuola nella crescita sociale e civile del territorio. L’appuntamento del 6 dicembre offrirà l’occasione non solo per presentare il libro, ma anche per celebrare un secolo di volti, storie e comunità che hanno fatto grande la scuola narnese".