Una novità assoluta. Che coglie tutti di sorpresa. A cominciare dagli amministratori comunali che mai avrebbero immaginato che il sito delle Mole non fosse di proprietà pubblica, ma apparterrebb ad un privato. Nello specifico, stando a quanto comunicato dalla famiglia Caponi, l'area dove insiste parte del noto bacino di Nera Montoro, farebbe parte di quella vasta superficie dove si trova la "Domus Octavia". E questo sito è, per l'appunto, di proprietà del noto artista Alvaro Caponi. La parte iniziale di un comunicato inviato alla stampa parla chiaro: "...il bacino delle Mole è compreso nella proprietà della famiglia Caponi...". Una precisazione alla quale fa seguito l'annuncio di importanti novità, la prima delle quali riguarda la volontà di assumere ben "venti nuove posizioni lavorative nell’ambito del progetto di sviluppo e valorizzazione del Parco Archeologico Naturalistico 'Le Mole Domus Octavia'". Ma andiamo per gradi. Ad inviare agli organi di stampa un comunicato, contenente le caratteristiche del progetto, è stata Debora Caponi, Presidente del Consiglio di Amministrazione della società 'Le Mole srl'. "Si tratta - si legge nella nota -, di una iniziativa di rilievo, che unisce tutela ambientale, recupero culturale e promozione turistica del territorio lungo il fiume Nera. Il progetto prevede la messa in sicurezza delle sponde del fiume Nera e del bacino delle Mole che è compreso nella proprietà della famiglia Caponi, un’area naturalistica di straordinario valore, che ogni anno accoglie migliaia di visitatori italiani e stranieri. Per garantire una fruizione sicura e regolamentata del sito, la nostra società ha già avviato contatti diretti con Enel per definire le modalità di accesso al pubblico del bacino delle Mole e dell’area dove insiste il 
solarium in legno. All’interno del Parco verranno valorizzate le antiche piscine termali di acqua sorgiva oligominerale, autentico patrimonio naturale e storico del sito. Per la cura del corpo e dell’equilibrio psicofisico, il progetto prevede aree attrezzate per lo sport all’aperto, seguite da personale qualificato: istruttori di nuoto, canoa e 
fitness, insieme a bagnini dislocati lungo tutto il tratto balneabile, garantiranno assistenza e sicurezza a chi desidera vivere il benessere in movimento, a contatto diretto con l’acqua e la natura. È inoltre in fase di definizione un ricco calendario di eventi culturali e ricreativi che animerà il 'Parco Le Mole Domus Octavia' durante tutto l’anno, rafforzando l’offerta turistica e l’attrattività della zona". Nel comunicato viene precisato che "Il piano di sviluppo sarà sostenuto dalla costituenda Fondazione 'Alvaro Caponi – Domus Octavia Le Mole', che promuoverà la realizzazione di un nuovo museo dedicato alla memoria storica e alla vita del territorio, destinato a custodire e valorizzare oltre duemila reperti archeologici e opere d’arte custoditi nel tempo dalla famiglia Caponi. Tra gli obiettivi della Fondazione vi è quello di proseguire l’opera di ricerca e valorizzazione del patrimonio storico avviata da Alvaro Caponi, attraverso la creazione di una sala multimediale immersiva e di percorsi guidati che consentiranno di scoprire l’antico cantiere navale e il porto etrusco-romano presenti all’interno del parco. In questa prospettiva, sono già stati avviati contatti con il Comune di Terni per l’attivazione di un biglietto unico integrato con il sito della Cascata delle Marmore, in un’ottica di rete turistica territoriale integrata". "Il progetto Le Mole Domus Octavia - spiega la presidente Debora Caponi -,rappresenta una straordinaria opportunità di crescita per  Narni ed il suo comprensorio. Il nostro obiettivo è coniugare sicurezza, sostenibilità e valorizzazione culturale, creando nuove occasioni di lavoro e di sviluppo turistico duraturo". "Il parco sarà aperto tutto l’anno, e per sostenere la gestione delle attività 'Le Mole S.r.l.' procederà all’assunzione di circa 20 nuove unità lavorative. Le figure ricercate riguardano diverse aree operative. 
STUPORE IN COMUNEIn Comune, come detto sopra, la notizia rilanciata dalla famiglia Caponi ha creato forte stupore. Negli ultimi anni l'area delle Mole era stata al centro delle attenzioni delle amministrazioni comunali che si sono succedute. Per valorizzare il sito, metterlo in sicurezza e fare in modo che da un semplice invaso pieno d'acqua diventasse un luogo di aggregazione sicuro, sono anche stati spesi dei soldi. Ovvio che alla luce di quanto sta accadendo il Comune dovrà verificare su come stanno realmente le cose. Ovvero, se l'area dove insiste il 
solarium appartiene a dei privati o no. "In settimana - fanno sapere gli amministratori comunali -, faremo approfondimenti con i nostri uffici, tutelando al massimo gli interessi dell’amministrazione comunale". 
(La foto mostra il sentiero dal quale si accede al solarium delle Mole, che è stato chiuso con una rete, con affisso il cartello "Proprietà privata")