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Narni: sabato 7 giugno in Duomo solenne apertura del processo di beatificazione e canonizzazione di Marianna Boccolini
Sabato 7 giugno, alle 10, presso il Duomo di Narni, avrà luogo la solenne apertura del processo di beatificazione e canonizzazione di Marianna Boccolini. Parliamo della giovane narnese, scomparsa in un tragico incidente stradale avvenuto nell'agosto di 15 anni fa lungo la via Ortana. L’annuncio è stato dato dalla Diocesi di Terni-Narni-Amelia, dopo il nulla osta del Dicastero delle Cause dei Santi, ed è stato accolto con gratitudine da tanti narnesi e fedeli di tutta la diocesi, amici, insegnanti, educatori, familiari e conoscenti della giovane, la cui testimonianza si è andata gradualmente manifestando, diffondendosi spontaneamente, in Italia e anche all’estero. Alla cerimonia, aperta a tutti, saranno presenti il Vescovo, Monsignor Soddu, i membri del tribunale da lui istituito, insieme ad alcuni periti storici e teologi, per dare inizio ad un’accurata indagine volta ad esaminare la vita cristiana e le virtù eroiche della giovane, ora dichiarata 'Serva di Dio', primo gradino di un non breve percorso che porterà la Chiesa a riconoscerne o meno la santità. "Marianna - ricorda Padre Massimo Reschiglian, del convento della Santissima Annunziata di Amelia -, si è fatta conoscere ai più soprattutto dopo la morte, attraverso le testimonianze dirette delle persone a lei più prossime e i suoi scritti, straordinari per profondità umana e spirituale, alcuni dei quali provvidenzialmente recuperati da una sua docente, e pubblicati in memoria. Sin da piccola Marianna si rivela vivace, sensibile, intelligente, altruista, con uno spiccato senso artistico. È una ragazza con tanti interessi: la lettura, la pittura, la musica e la danza classica. Aperta all'amicizia, veloce nell'apprendimento, talentuosa scrittrice e pittrice, vince il premio 'Umberto Corradi' all’età di 14 anni e partecipa, come concorrente più giovane, al Cavour Art di Terni dove espone anche un suo dipinto, realizzato a 13 anni, che ritrae la Madonna con Gesù bambino in braccio e alle loro spalle una croce che emana luce e colori simboli di vita. Frequenta le parrocchie e le scuole primaria e secondaria di Narni, per poi iscriversi al Liceo classico Tacito di Terni, con il desiderio di 'diventare medico per curare le persone più sofferenti'. Fin dall’età di 11 anni - continua il ricordo di Padre Reschiglian -, porta nel cuore un sogno: vivere in “un mondo a colori, nuovo, nel quale le guerre siano sostituite dalla pace e dall’amore fraterno e la miseria di alcuni paesi dal benessere, dove non esista la gente che soffre o le terribili malattie e dove tutte le persone, gli uomini, le donne e i bambini si amino, si rispettino e si aiutino volenterosi e altruisti”. E si sente chiamata a realizzarlo, donandosi in prima persona, a coloro che patiscono ingiustizie, agli emarginati e ai poveri: 'poiché – come lei scrive – la pace, la gioia, la bontà inizia nei piccoli luoghi, inizia da noi'. E così fa, scegliendo la Preghiera semplice ispirata a San Francesco come programma di vita, per abbattere 'la cultura dello scontro e dello scarto' (papa Francesco) con l’amore umile vissuto concretamente nelle relazioni. A scuola si distingue per le sue capacità, che non sono per lei motivo di vanto e che mette a disposizione di tutti, specie dei compagni più svantaggiati, manifestando il suo tratto più bello: la compassione e il perdono. A 7 anni i suoi genitori decidono di separarsi, e dopo un normale smarrimento, se ne scusa affermando di non aver compreso che anche loro 'potessero soffrire, tanto quanto me'. A 10 fa la scoperta di una emicrania invalidante, che le causa talvolta assenze scolastiche e vari deficit, nonostante questo ha risultati eccellenti e loda Dio per il dono della vita 'insuperabilmente bello e prezioso, perché tutti si rendano conto di quello che hanno, perché la vita è una sola, e si deve vivere serenamente'. Si impegna per la pace e l’unità tra le persone, fino a giungere al perdono, offerto più volte, anche a coloro che la umiliano. I suoi compagni ricordano numerosi episodi nei quali lei difendeva i più deboli, univa quando altri dividevano, sapeva ascoltare senza giudizio, stimava ogni persona come 'un miracolo della vita' e vedeva al di là delle apparenze, affermando con il Piccolo principe: 'L’essenziale è invisibile agli occhi, non si vede bene che con il cuore'. Come testimonia una sua amica: 'Aveva una qualità che possiedono solo pochi, sapeva prima di tutto ascoltare e capire con l’umiltà di chi è disposto a conoscere prima di giudicare'. E i compagni la ricordano così: 'amava senza pretendere di essere amata'. Gli insegnanti del Liceo hanno affermato: 'Era l’esempio di come l’humanitas, l’insieme di quei valori eterni insiti nella nostra civiltà, possa fermentare all’interno di un cuore'. Dopo aver più volte presagito la sua morte imminente - aggiunge il francescano -, Marianna muore tragicamente, in un incidente stradale a circa 3 km da casa, insieme ai due amici che viaggiano con lei, la notte del 18 agosto del 2010. Alla mamma qualche mese prima aveva annunciato: 'Mamma tu devi vivere, perché noi ristaremo insieme per sempre'. Nei suoi scritti, richiamando i suoi amici speciali, che lei chiamava 'capitani coraggiosi' – Giovanni Paolo II, Madre Teresa, Martin Luther King, Ghandi, don Tonino Bello – aveva scritto: 'Questo è quello a cui aspiro di più, vivere una vita che valga la pena di raccontare'. Tante persone, tra coloro che l’hanno conosciuta, direttamente o indirettamente attraverso la sua storia, hanno ritrovato la fede e si rivolgono a lei come ad un’amica, una compagna di viaggio nel pellegrinaggio della vita. La sua tomba, al cimitero di Narni Scalo, dove Marianna – interpretando un suo desiderio – è sepolta con l’abito da sposa della mamma, è spesso visitata da giovani e adulti, che lasciano un omaggio, le confidano un segreto o dicono una preghiera. E ci sono testimonianze di grazie ricevute, di speranze ritrovate, di sofferenze consolate… forse davvero Marianna in cielo sta finalmente realizzando il suo sogno".
5/6/2025 ore 15:35
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