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Narni: rimossa l'edicola della Madonna del Lecino, il dispiacere di quanti hanno ricordi legati a quei luoghi
Una statua alla quale tanti narnesi erano legati. L'immagine è quella della Madonna, posta in un luogo particolare, su un'altura che guarda Narni e la vallata sottostante. I narnesi la ricordano e la conoscono come la "Madonna del Lecino". Ebbene qualche giorno fa quella statua è stata rimossa e con essa sono state tolte anche le pale lignee che per tanti anni avevano indicato le stazioni della Via Crucis. Siamo sulla collina che dalla Madonna del Ponte va verso San Pellegrino ed è qui che per decenni il viandante si è imbattuto in quella semplice edicola con dentro la statua della Madonna. A segnalare l'episodio è Giulio Cesare Proietti, ex sindaco di Narni. "La statua - scrive Proietti sul proprio profilo Facebook -, 'alza le braccia', di fronte al triste spettacolo delle querce secolari abbattute e delle piccole pale lignee raffiguranti la Via Crucis andate perdute. E' stato 'desertificato' - aggiunge l'ex sindaco di Narni -, quello che era uno dei più suggestivi 'luoghi del silenzio', ovvero il sentiero che collega la Madonna del Ponte alla Chiesa di San Pellegrino. E' questa una delle diramazioni dei suggestivi 'percorsi mariani', lungo la quale c'era un'edicola e quel che resta dell'antica chiesa della Madonna del Lecino. L'edicola della Madonna del Lecino si trovava lungo il sentiero che passa davanti a San Cassiano ed arriva fin sopra la montagna. Con l'abbattimento di una parte del bosco, le querce secolari non ci saranno più, così come quella statuina e quelle pale della Via Crucis. Forse ce ne metteranno delle nuove, ma non saranno le stesse di fronte alle quali i nostri genitori si sono fatti il segno della croce. Quelle andate perdute - precisa Giulio Cesare Proietti -, non erano dei capolavori artistici, beninteso, ma atti di devozione di chi le aveva donate. Questo il loro valore, un valore di testimonianza. Il senso di comunità è proprio questo: un legame, anche fisico, che ci unisce alle generazioni passate ed a quelle che verranno. Lo dico da ex sindaco che per un luogo come questo andava fatto un piano particolareggiato di abbattimento degli alberi e di tutela del percorso. Ma chi e come lo fa? Non ci sono più le Comunità Montane, non c'è più la Forestale. Tutti gli enti territoriali per la tutela dei boschi sono stati soppressi, senza che si alzasse alcuna protesta. Ormai la statuina e le 'palette' sono perse irrimediabilmente. Il punto è che quella è una zona di pregio e secondo me andava trattata come un'area da tutelare. Bastava poco, ma si poteva fare. Agendo così, purtroppo, si perde il senso di appartenenza ad una comunità".
(Nella foto la statua della Madonna del Lecino dopo la sua rimozione dalla vecchia edicola)
1/2/2022 ore 3:55
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