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Narni: problemi durante l'inumazione di una bara al cimitero, i parenti del defunto chiamano i carabinieri
Una inumazione caratterizzata da qualche problema. Al punto che la figlia del defunto ha chiamato i carabinieri che sono intervenuti presso il cimitero. E' Lucia Sogos, una donna narnese, a riferire a Narnionline l'episodio. Lucia ha perso improvvisamente il padre (Francesco Sogos) i cui funerali hanno avuto luogo lunedi lunedi 25 ottobre alle 11 presso il Duomo di Narni. "Dopo la messa - racconta Lucia - ci siamo recati in corteo presso il cimitero di Narni Scalo per dare degna sepoltura a mio padre. Avevamo deciso di seppellirlo a terra e quindi abbiamo seguito l'iter che si fa in questi casi. Tutti in corteo abbiamo seguito il carro funebre dell'agenzia Fociani e Salusest, ma quando siamo arrivati nel punto dove doveva essere inumata la bara, ci siamo accorti che la buca era troppo stretta e poco profonda. Gli addetti dell'agenzia funebre hanno chiesto agli operatori della Gea, (la cooperativa che gestisce i servizi cimiteriali ndr), di non procedere alla inumazione in quelle condizioni, ma di allargare prima la fossa e di farla adeguatamente profonda. Essi, però, non hanno inteso ragioni ed hanno legato la cassa con una fune e tramite un bobcat hanno cominciato a far scendere, tra una oscillazione ed un'altra, la bara verso la buca, con il risultato che la cassa si è incastrata nella fossa troppo piccola. A questo punto il titolare dell'agenzia funebre ha fermato gli operatori ed ha chiamato il dirigente della cooperativa il quale ha ordinato a sua volta ai dipendenti di interrompere ogni altro movimento. All'arrivo del responsabile della cooperativa è stata rialzata la cassa che in questa fase è stata sottoposta a vari sobbalzi al punto che essa ad un certo punto si è messa quasi in verticale. Ritenendo quella situazione assai incresciosa e non rispettosa per la salma di mio padre, abbiamo deciso di chiamare i carabinieri che sono di lì a poco intervenuti. Ho personalmente chiamato anche il sindaco Francesco De Rebotti il quale si è scusato a nome suo per quanto stava accadendo ed ha fatto intervenire sul posto il geometra comunale Luca Barcaroli. Nel frattempo gli operatori della Gea ingrandivano la fossa e poco più tardi riuscivano ad inumare nei giusti modi la bara. Le operazioni sono terminate intorno alle 15, tra lo sconcerto e l'indignazione dei presenti. Ci siamo sentiti - conclude Lucia Sogos -, calpestati nella dignità e vorremmo che quanto successo a noi, non abbia più a verificarsi. Quanto accaduto va denunciato perchè certe cose non si possono tollerare.
LE SCUSE DELLA COOPERATIVA SOCIALE GEA
"Nell’esecuzione dello scavo per l’inumazione della salma - spiegano dalla Gea -, l’operatore, abilitato alla conduzione di macchine per il movimento terra, ha mal calcolato le dimensioni dello scasso. Nella fase di collocazione della salma nello scavo, le ridotte dimensioni laterali dello stesso, soprattutto all’altezza delle spalle, hanno fatto sì che il feretro si bloccasse, contrastato dalle spallette laterali dello scasso. A questo punto le operazioni di inumazione sono state sospese in attesa di disposizioni da parte del responsabile dei servizi cimiteriali della cooperativa sociale Gea che è prontamente intervenuto presso il sito cimiteriale. Sulla base di quanto impartito dal responsabile, il feretro è stato sollevato prima manualmente, e in seguito, data la pesantezza dello stesso, con l’ausilio del braccio meccanico. Le operazioni di cui sopra, necessarie per rimediare all’errore, hanno generato la necessità di movimentare la cassa in modo non consono, causando un lieve danno alla superficie laterale della cassa. Durante le operazioni sono intervenuti anche i carabinieri ed il Geometra Luca Barcaroli in rappresentanza del Comune di Narni. Per quanto accaduto ci scusiamo ancora con i famigliari del defunto, condividendone lo stato emotivo e per l’ulteriore sofferenza generata dal nostro operato".
L'INTERVENTO DEI CARABINIERI
Il capitano Laura Protopapa, comandante della Compagnia di Amelia, conferma l'intervento dei militari al cimitero. "E' intervenuta una nostra pattuglia - spiega l'ufficiale dell'Arma -. Tuttavia, non essendo stato commesso nessun reato, non c'è una denuncia. Nelle operazioni di tumulazione si è rovinata un pò la bara per un errore negli scavi. I militari intervenuti hanno cercato di tranquillizzare gli animi".
(Nella foto, la bara nel momento in cui era rimasta incastrata nella fossa troppo piccola)
28/10/2021 ore 3:43
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