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Narni: oltre 150 giovani coinvolti nel progetto sociale “I migliori Narni” di Comune e Pepita
Un’azione capillare e radicata per restituire il territorio alle giovani generazioni e le giovani generazioni alla vita pubblica delle istituzioni. E’ questo l’obiettivo del progetto “I migliori Narni” promosso dall’assessorato comunale di Narni alle politiche sociali in collaborazione con la cooperativa Pepita. L’iniziativa ha coinvolto finora oltre 150 bambini ma con la seconda fase aperta alle scuole, Comune e Pepita puntano ad arrivare ad oltre 500. “I migliori Narni” è stato presentato dall’assessore alle Politiche Sociali e dal presidente di Pepita, Ivano Zoppi. Era presente anche il direttore artistico del teatro Manini e condirettore dell’associazione culturale Ingranaggi David Sacco. Dalla scorsa estate, è stato detto, il Comune ha aperto una “palestra di cittadinanza” per uscire dal grigiore della pandemia e restituire a tutta la comunità, frazioni comprese, la bellezza del territorio e delle relazioni autentiche. Un programma complesso e articolato, come la natura del territorio narnese, avviato grazie alla collaborazione con Pepita, tra le onlus più attive e presenti sul territorio con i suoi educatori, animatori e la sua esperienza ventennale a servizio delle nuove generazioni. "I migliori Narni" parte dalla necessità di coinvolgere la futura classe dirigente con un approccio inclusivo e partecipato. Il progetto guarda proprio nella direzione, ha spiegato l’assessore, di costruire cittadinanza costruendo il futuro assieme ai suoi protagonisti: i giovani. Proprio la parte migliore della collettività è quella che ha sofferto di più durante il lungo periodo di isolamento imposto dal Covid-19. Mesi di forzato isolamento e distacco dai loro pari, ricorrendo alle tecnologie per ragioni di studio e per il tempo libero. Sempre l’assessora ha sottolineato poi che dall’inizio del mandato si è lavorato ad una profonda analisi dei bisogni sociali della comunità, puntando sul rafforzamento delle relazioni e sulla cura del tessuto sociale in risposta alle tante fragilità. Il percorso di promozione avviato in estate con i laboratori tematici itineranti proseguirà nei mesi invernali fino a giugno 2022. Alle attività di animazione e di carattere ludico vengono affiancate iniziative dai contenuti più rilevanti, come ad esempio il supporto alla genitorialità, laboratori di comunicazione dell’utilizzo dei media ed il rapporto con il proprio territorio. A dare vita al progetto i professionisti di Pepita, una progettualità avviata con l’incontro di gruppi di giovani nei luoghi dell’educazione formale e non formale di Narni, come scuole, centri civici, servizi aggregativi, per poi costruire percorsi di responsabilizzazione e di formazione alla cittadinanza attiva, anche nella sfera digitale. Zoppi ha poi aggiunto che i progetti educativi ed aggregativi toccano scuole, centri civici e servizi aggregativi, costruendo programmi di partecipazione civica anche grazie a laboratori, incontri di gruppo e dibattiti. Un tessuto connettivo che passa necessariamente dall’ascolto, dalla valorizzazione dei talenti, dalle vocazioni del territorio e della bellezza della diversità, perché ciascun bambino, ogni adolescente, è unico, autentico e irripetibile, come un’opera d’arte. Proprio l’arte, in particolare quella del teatro, è protagonista di un progetto specifico: “On stage-on line”. L’iniziativa, grazie alla collaborazione con l’associazione culturale Ingranaggi, prevede la conduzione di corsi di rappresentazioni teatrali, finalizzati a tradurre in scena i vissuti di vita digitale richiamati durante le sessioni educative a cura di Pepita. Le relazioni e gli scambi tra pari sui social network, le fake news, le challenge, la sovraesposizione mediatica, la web reputation e tutte le devianze e i pericoli della Rete (bullismi, sexting, hate speech) saranno oggetto del confronto tra i ragazzi. La condivisione di contenuti avviene attraverso incontri di gruppo, dibattiti, laboratori attivi condotti da educatori professionali e psicologi. Sacco ha spiegato che il progetto On stage - on line rappresenta una grande sfida, soprattutto dopo la pandemia. Si è detto convinto che lo strumento teatrale possa favorire socializzazione e senso di comunità, oltre a essere un veicolo per conoscere ed esprimere le proprie emozioni nel modo corretto. Sempre Sacco ha insistito sul fatto che la potenza della finzione riesce a creare un contesto protetto in cui sono facilitati e amplificati confronto e dialogo. Si è infine detto fiducioso del fatto che si otterranno risultati importanti, da osservare nella giornata finale di restituzione che, coinvolgendo anche le istituzioni, sarà un reale momento di confronto e punto di partenza per sfide future.
20/12/2021 ore 12:53
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