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Narni, Forza Italia lancia l'allarme: "i dati economici vedono il nostro territorio tra quelli messi peggio in Umbria"
Prende spunto dai dati pubblicati da Mediacom043, un'agenzia di "Big data", per fare il punto della situazione economica del territorio narnese. Sergio Bruschini (Forza Italia), usa termini duri per descrivere la situazione e non esita a dire che l'indagine ha prodotto dei "dati economici impietosi per il nostro comune". "Mediacom043, un'agenzia di 'Big Data' - spiega Bruschini -, che, di propria iniziativa o su commissione, diffonde rapporti e approfondimenti di taglio economico e sociale, ha diffuso i dati dei comuni umbri. Da quanto emerge Il 'trend' generale è quello di un forte calo del numero di Partite Iva e della riduzione del reddito complessivo. Il dato - continua Bruschini - riguarda l’andamento dei municipi umbri con più di 10mila abitanti. Sul versante delle Partite Iva, tra i comuni peggiori c'è proprio Narni che vanta il non invidiabile primato negativo: -26,6%. Seguono Umbertide (-24,8%) e San Giustino (-23,9%). Tra i Comuni più 'virtuosi' troviamo Amelia e Castiglione del Lago (entrambi -11,9%) e Gualdo Tadino (-16,8%). Rimanendo sempre ai dati diffusi dalla medesima agenzia - continua il capogruppo narnese di Forza Italia -, a questo primato negativo per il nostro comune se ne aggiunge un altro ed è quello relativo al valore medio dei depositi bancari con riferimento all'anno 2019. Narni, tra tutti i comuni dove è stata eseguita la rilevazione, si trova nelle ultime posizioni, con un valore medio di circa 8.000 euro per abitante. Basti fare il paragone con Orvieto, che grosso modo ha lo stesso numero di abitanti, per notare la netta differenza tra queste due realtà. Nella città del Duomo, infatti, il valore medio dei depositi bancari si aggira sui 26.000 euro per abitante. Dalla lettura di questi dati - sottolinea amaramente Bruschini -, si evince che a Narni negli ultimi anni c'è stato un impoverimento complessivo del tessuto economico. Nel nostro territorio la gran parte del reddito prodotto è riferibile al lavoro dipendente ed alle pensioni. A accanto a questo va registrato il calo demografico avvenuto negli ultimi anni. La nostra, infatti, è una città in costante calo, basti vedere che siamo ormai arrivati sotto alla soglia dei 19.000 abitanti. La ricchezza prodotta ed il livello di benessere tra i cittadini sono in forte crisi. Il nostro è dunque un comune che scontava già prima della pandemia una decrescita economica e di sviluppo che non era stata accompagnata da una politica che tenesse conto di questi andamenti. Sono mancate strategie importanti che ponessero in atto delle politiche fiscali e di incentivazione efficaci. Nella nostra amministrazione - conclude Bruschini -, esiste un assessorato allo sviluppo economico il quale dovrebbe monitorare ed operare di conseguenza. Questo assessorato, ad oggi, non è pervenuto nemmeno nella valutazione dei dati".
11/1/2021 ore 2:30
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