Lucarelli risponde alla Pernazza: "La sua ossessione per Narni sta diventando preoccupante"
La sortita della consigliera regionale di Forza Italia, Laura Pernazza, riguardo alla presunta volontà di alcuni cittadini amerini intenzionati a volersene andare dal loro territorio per approdare, magari, nella vicina Narni ha smosso un vespaio. E non poteva essere altrimenti. Tra l'indignazione di numerosi cittadini, sia di Narni che di Amelia, c'è anche quella espressa dal sindaco Lucarelli che non nasconde una forte amarezza riguardo all'accaduto. "Sono rimasto profondamente colpito nel leggere quel post - ha detto il primo cittadino di Narni -, perchè a fare determinate dichiarazioni non è stato un cittadino qualsiasi, ma un ex sindaco ed attuale consigliera regionale la quale dovrebbe rappresentare un territorio e non una singola città. A prescindere dal tema trattato, rimango colpito per la superficialità della riflessione politica fatta su temi come questi che dovrebbero essere approfonditi e capiti. Trovo che l'ossessione di Laura Pernazza per Narni stia diventando preoccupante, così come rappresenta plasticamente la non volontà nel saper lavorare per e nel territorio, non essendole bastata, evidentemente, neanche l'esperienza in Provincia. Mentre noi parliamo di progetti di 'area vasta', c’è chi sembra capace, invece, soltanto di speculare sulla divisione e sull’erezione di steccati che sono soltanto nella testa di qualche politico e che per fortuna non sono nella testa dei nostri concittadini. Si spiega così - continua Lucarelli -, l'assoluta difficoltà a portare avanti progetti territoriali come quello dell'ospedale unico di Narni e Amelia che, per fortuna, nel recente passato ha avuto ed ha oggi altri interlocutori. Suggeriamo di considerare Narni al pari di Amelia e delle altre comunità umbre qualcosa per cui lavorare per fare in modo che costruiscano insieme. Evitiamo di sostenere posizioni che somigliano più ad una sorta di 'neo sovranismo localistico', versione nostrana del sovranismo che tanti danni sta facendo nel mondo anziché costruire progetti di area vasta di cui hanno tanto bisogno le nostre comunità. Ne guadagnerebbero tutti, la pratica della divisione nelle comunità e tra le comunità può generare consenso personale ma non consegue obiettivi generali".