I consiglieri regionali di opposizione difendono il "Nibbio": "La presidente Proietti vuole svendere l’elisoccorso umbro alla Toscana"
Che l'attivazione del servizio regionale di elisoccorso in Umbria abbia portato dei benefici molto importanti per la popolazione è un fatto assodato. Basta vedere i numeri che il "Nibbio", l'elicottero giallo della Regione, ha fatto dal giorno in cui ha iniziato a volare sui cieli di tutta l'Umbria per rendersene conto. Compresi i "viaggi" fatti in provincia di Terni, dove il "Nibbio" è atterrato tante volte nella elisuperficie dell'ospedale "Santa Maria". Ora, stando a quanto avvertono i consiglieri regionali del centrodestra, la prosecuzione di questo servizio sarebbe a rischio. "Confermare la volontà di svendere alla Toscana - spiegano i consiglieri Donatella Tesei, Enrico Melasecche (Lega Umbria), Eleonora Pace, Paola Agabiti, Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza, Andrea Romizi (Forza Italia) e Nilo Arcudi (Tp-Uc) -, un servizio vitale come l’elisoccorso umbro significa perseverare in un errore politico gravissimo". Il grido di allarme dei consiglieri di opposizione deriverebbe dalla risposta della presidente Proietti all’interrogazione discussa in Assemblea legislativa, con la quale la governatrice ha ribadito l'intenzione di portare avanti l’accordo con la Regione Toscana. "Una scelta - continuano -, che conferma tutte le criticità. Le vacanze estive evidentemente non hanno portato consiglio alla presidente Proietti: il protocollo che si ostina a difendere non ha nulla a che vedere con una vera cooperazione istituzionale, ma nei fatti, riduce l’Umbria a una 'dependance' della Toscana, subordinando i nostri interessi a quelli del presidente Giani e del Partito Democratico, cui si aggiunge quello del M5S, la cui alleanza elettorale con Giani peggiora ulteriormente gli interessi dell’Umbria per la realizzazione della stazione Medio Etruria. L’elisoccorso, costruito grazie alla Giunta Tesei come servizio autonomo, efficiente e radicato sul territorio, dopo anni di forzata condivisione con altre regioni voluta dalla sinistra, rischia di tornare a un modello vecchio, lento e inadeguato a rispondere alle esigenze del nostro territorio. Una scelta che potrebbe compromettere gravemente la tempestività dei soccorsi, l’efficienza del servizio e, dunque, la sicurezza dei cittadini umbri. I richiami a un presunto ‘potenziamento dell’elisoccorso’ - concludono i consiglieri di opposizione - si rivelano per quello che sono: bugie e pura propaganda utile soltanto alla campagna elettorale di Giani in Toscana, ma totalmente dannosi per il nostro territorio. Continuare su questa strada significa umiliare l’Umbria e mettere in discussione conquiste fondamentali per la salute dei nostri cittadini. La presidente Proietti torni sui suoi passi e cancelli quello che in realtà è un vero e proprio atto di sottomissione, che non possiamo accettare".