Aveva nascosto 32 grammi di cocaina nel cambio dell'auto, i carabinieri arrestano un 24enne
Era già stato denunciato lo scorso mese di aprile per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti. Il giovane, un 24enne straniero, è stato nuovamente fermato ed arrestato per lo stesso reato dai carabinieri del Radiomobile di Terni. Il giovane è accusato del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. "Nel corso dell’attività, in Strada di Sabbione - riferiscono dal comando provinciale dell'Arma -, i militari hanno notato un’autovettura, risultata poi a noleggio, il cui conducente resosi conto della presenza delle forze dell'ordine ha mostrato una condotta di guida incerta. Sottoposto a controllo, il ragazzo veniva subito riconosciuto come soggetto già denunciato all’Autorità Giudiziaria ad aprile per detenzione di sostanze stupefacenti, il quale aveva fatto ingresso in Italia con visto turistico. Il suo atteggiamento visibilmente nervoso ha spinto i carabinieri a procedere ad un controllo più approfondito, procedendo alla perquisizione del veicolo e della persona. La specifica attività ha portato al rinvenimento di 40 dosi di cocaina per un peso complessivo di 32 grammi. La perquisizione è risultata molto complessa e solo l’acume dei militari ha permesso di scoprire il nascondiglio che il soggetto aveva trovato per occultare la sostanza stupefacente, nascosta all’interno del pomello del cambio dell’auto. Presso l’abitazione del giovane straniero i militari hanno trovato oltre 4.000 euro in contanti, sottoposti a sequestro in quanto ritenuti provento dell’attività illecita. Per il soggetto è scattato l’arresto, che è stato poi convalidato dal giudice del Tribunale di Terni con sottoposizione alla misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Terni. I carabinieri hanno, altresì, inoltrato alla Questura la richiesta per l’emissione della misura di prevenzione del divieto di ritorno nel comune. Si intende che l’indagato non potrà essere ritenuto colpevole sino al passaggio in giudicato di una sentenza di condanna, ex art.5 D.lgs. n. 106/2006".